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50 | Antonio Agresti |
potenze belligeranti gli Stati del Sud, dinanzi al fermo atteggiamento di Lincoln a loro riguardo, erano rimaste neutrali, e i secessionisti non avevano ormai altra speranza che in sè stessi; e questa speranza dinanzi alle diserzioni dei negri, all’efficace effetto delle Corti Marziali e della sospensione della habeas corpus, decretato già prima da Lincoln (22 settembre 1862 e 18 agosto 1863), diminuiva ogni giorno.
Ai danni arrecati al commercio del Sud dal blocco delle sue coste, che l’ammiraglio Ferragut manteneva con spietato rigore, si era aggiunto ora il decreto di confisca dei beni dei ribelli, e come se tutto ciò non fosse bastato il generale Shermann, soprannominato l’Attila del Sud, aveva traversato dall’Atlantico al Pacifico, alla testa delle sue truppe, gli Stati in rivolta lasciando la rovina e la desolazione dovunque era passato.
La dichiarazione di Emancipazione era venuta a sollevare più alto l’animo del Nord, e a gettare lo sconforto in mezzo alle file dei secessionisti. Tuttavia i ribelli non vollero deporre le armi.
Ferragut, padrone di Nuova Orleans e di tutto il corso del Mississipì, affamava i due terzi degli Stati del Sud ed imponeva rese su rese, ma i secessionisti non cedevano. Lee era vinto il 4 luglio a Vicksburg ed il 13 l’armata della Unione comandata da Grant disfaceva completamente a Gettysburg l’armata di Lee, imbaldanzita dalla vittoria di Raponnack.
Gettysburg, dove cinquemila uomini del Nord e quindicimila uomini del Sud trovarono la morte