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Abramo Lincoln 47

Lee. La giovane armata Federale si sbandò a Bull’s Run. Sarebbe bastato che le truppe secessioniste si fossero date ad inseguire i fuggiaschi della Unione per entrare insieme a loro nella capitale. Ma non lo fecero e Lincoln ebbe il tempo di levare nuove truppe, di ordinare una nuova e più energica resistenza, ed il risultato fu una seconda sconfitta delle truppe della Unione a Bull’s Bluff, e la forzata evacuazione di Lexington su la fine del 1861.

Questa guerra che ognuno calcolava non dover durare più di qualche mese, durava ora già da quasi nove mesi e non accennava a finire.

La stampa secessionista, intanto, insultava Lincoln con le ingiurie più atroci, mentre la stampa repubblicana cercava prendergli la mano e spingerlo ad una inconsiderata e prematura emancipazione degli schiavi. Lincoln resisteva alle pressioni degli amici, e disprezzava le ingiurie dei nemici.

Con una fede fortissima e profonda nella Provvidenza, egli diceva di attendere l’ora che la Provvidenza stessa gli indicherebbe come opportuna per fare quello che inevitabilmente doveva farsi. Intanto chiedeva al Congresso, e gli erano concessi, 300 milioni di dollari e 700.000 uomini per continuare la guerra.

Guerra feroce ove non si chiedeva nè si concedeva quartiere.

Invano Lincoln raccomandava la moderazione invano si sforzava a ricordare il dovere della umanità e della carità di patria; sconfitte e vittorie erano carneficine feroci.