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48 | i - d’amore e desiderio |
porti, concedendo la satisfazione del tuo desiderio; e in questa concessione sarei veramente crudele non meno a me che a te, privando te de l’amore verso di me e me d’essere amata. E sarò pietosa a tutti due negandoti il fine del tuo sfrenato desiderio, acciò non abbi fine il soave amore.
Filone. Tu t’inganni, o mi vuoi ingannare, facendomi fondamento falso e non al proposito de l’amore, ch’io t’abbi detto che cercare il desiderato facci privare l’amore e convertirlo in odio; che non è cosa piú falsa.
Sofia. Come falsa? Non hai tu detto che la qualitá de l’amor delettabile è quella che la sua sazietá si converte in odio fastidioso?
Filone. Non ogni delettabile, quando si cerca, viene in fastidio; che la virtú e il sapere dilettano la mente e mai fastidiano, e si procura e desidera il suo crescimento. E non solamente queste cose che sono oneste, ma ancora l’altre non oneste, come la potenzia, onori, ricchezze, dilettano quando s’acquistano e non vengono mai in fastidio; anzi, quanto piú di quelle si ha, piú sí desiderano.
Sofia. Mi pare che contradica a quel che hai detto di sopra del delettabile.
Filone. Quel che di sopra ho detto è che ’l delettabile a li sentimenti esteriori solamente e ancor a li materiali (come è il gusto e il tatto) adduce sazietá e fastidio; ma quello che diletta gli altri sentimenti, come il vedere, udire e odorare, non gli tira cosí in sazietá e fastidio. Dice Salomone che non si sazia l’occhio di vedere né l’orecchia d’udire; e molto manco si sazia la fantasia e immaginazione de le cose che le dilettano, come son gli onori, le ricchezze, domíni e simili cose. Le quali sempre si cercano: ma molto piú insaziabile è la dilettazione de la mente e de l’intelletto negli atti virtuosi e sapienti. La dilettazione de’ quali quanto piú è insaziabile tanto piú è eccellente e onesta.
Sofia. Intendo bene che la dilettazione, quanto è in potenzia piú spirituale de l’anima, tanto piú è insaziabile e manco fastidiosa. Ma secondo il comune uso, la dilettazione, che ’l