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386 iii - de l’origine d’amore

in singulare, dicendo «ritirami»; e incontinente dice in plurale: «dietro a te correremo»; e torna a dire in singulare: «se mi mena il re ne le sue camere»: e torna in plurale a dire: «ci dilettaremo e allegraremo in te, ricordaremo gli amori tuoi piú che vino»: per mostrare che con l’unione de la parte intellettiva de l’uomo, o de l’universo prodotto, si felicita e diletta non solamente lei, ma tutte le parti di esso universo con lui; per le quali dice in plurali: «le rettitudini t’amano», perché tutte tendono ne l’amore divino mediante la parte intellettiva. Sí che l’opera e il risplendere de l’amore divino in noi è quella che prima ne guida in la nostra felice dilettazione, e dietro a quella va l’ardentissima opera de l’amore nostro in noi, che ne conduce a unirsi e bearsi con la sua somma bellezza. La qual cosa perché meglio l’intendi, mira la sua somiglianza fra dui perfetti amanti, uomo e donna, che se ben l’uomo amante ha ardente amore a la donna amata, non ha mai ardimento né possibilitá di fruire la delettabile unione di quella, che è il fine del suo amore, s’ella con li raggi degli occhi amorosi, con dolci parole, con soavi contegni, con piacenti segni e affettuosi gesti non gli mostrasse una tale complacenzia di corrispondenzia amorosa, che gli sollevasse e avvivasse l’amore, e lo facesse capace e audace a condursi esso amante ne la dilettevole unione de l’amata, fine perfettivo del suo ardentissimo amore.

Sofia. Di questi miei dubi ho intera satisfazione; e de l’obbligo che me avevi, di dirmi del nascimento de l’amore, tu oramai sei sciolto, con non minore pagamento di quello che m’hai fatto prima de l’essenzia d’amore e desiderio e di poi de la comunitá de l’amore. E in questo terzo conosco come l’amore veramente nacque, e conosco come quello che Dio ha a l’universo e [quello che ha] l’universo a Dio nacquero quando l’universo nacque, e cosí il reciproco amore de le parti di quello l’una a l’altra; e conosco come il principio del nascimento suo ne l’universo prodotto è nel mondo angelico, e cosí conosco la sua nobilissima geneologia, e che li suoi parenti sono la cognizione e la bellezza, e lucina nel suo parto è il mancamento; e finalmente conosco che ’l fine suo è la dilettazione de l’amante