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della sanitá, dei figli, dei coniugi 27

figliuoli: che è desiderio de la possibile immortalitá degli animali mortali. E per essere in questo differente la dilettazione de’ figliuoli a l’altre cose delettabili, segue che, quando si hanno, non vengono in sazietá fastidiosa. E in questo son simigliami alla sanitá; ché non solamente per la possessione cessa l’amore, anzi, dipoi che si sono avuti, s’amano e conservano con efficace diligenzia: e questo viene per il desiderio che gli resta de la futura immortalitá. Di sorte che la dilettazione de’ figliuoli, ha la proprietá del continuo amore che si truova ne le cose oneste: come interviene ne la sanitá.

Sofia. Ho compreso quel che m’hai detto de l’amor de’ figliuoli. Dimmi adesso de l’amore de la moglie al marito, e del marito alla moglie.

Filone. Manifesta cosa è che l’amor de’ maritati è delettabile; ma debbe essere congionto con l’onesto. E per questa causa, dipoi che s’è avuta la dilettazione, resta il reciproco amore sempre conservato e cresce continuamente, per la natura de le cose oneste. Congiugnesi ancora ne l’amore matrimoniale l’utile con il delettabile e onesto, per ricevere continuamente li maritati utile l’uno de l’altro: il quale è una gran causa di far seguire l’amore in fra di loro. Talché, essendo l’amor matrimoniale delettabile, si continua per la compagnia che ha con l’onesto e con l’utile e con tutti due insieme.

Sofia. Dimmi ora del desiderio che hanno gli uomini de la potenzia, dominio e imperio: di che sorte è, e come s’intitula l’amor di quelli.

Filone. Amare e desiderare le potenzie è del delettabile congionto con l’utile. Ma perché la sua dilettazione non è materiale quanto al sentimento, ma spirituale ne la fantasia e cogitazione umana, e ancora per essere congionta con l’utile; però gli uomini che posseggono le potenzie non si saziano di quelle. Anzi i regni, imperi e domini, dipoi che sono acquistati, s’amano e conservano con astuzia e sollicitudine: non perché abbino de l’onesto (ché, in vero, in pochi di simili desidéri si trova onestá), ma perché l’immaginazione umana, ne la qual consiste la dilettazione, non si sazia come li sentimenti