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l’androgine nella bibbia 293


Sofia. Che vuoi inferire per questa sacra narrazione de la creazione de l’uomo?

Filone. Ti déi accorgere che questa sacra istoria si contradice, che prima dice che Dio creò Adam nel dí sesto, maschio e femmina, di poi dice Dio che Adam non stava bene solo, e «facciàngli adiutorio in fronte di lui»; cioè creare la femmina sua, la quale dice che fece, dormendo lui, d’uno de’ suoi lati: non era adunque fatta nel principio, come avea detto. Ancora nel fine, volendo narrare la progenie di Adam, dice (come hai veduto) che Dio gli creò in somiglianza di Dio, maschio e femmina creò quegli, e chiamò il nome loro Adam nel dí che furono creati: adunque pare che nel principio de la creazione sua di continente fussero maschio e femmina, e non di poi per sottrazione del lato o costa, come ha detto. Ancora, in ciascuno di questi testi pare contradizione manifesta di sé a se stesso: prima dice che Dio creò Adam in sua immagine, maschio e femmina creò essi, e gli benedisse, et cetera; Adam è nome del primo uomo maschio, e la femmina si chiamava Eva, poi che fu fatta; di poi creando Dio Adam, e non Eva, solamente maschio creò, e non femmina e maschio, come dice. E ancora è piú strano ciò che dice ne l’ultimo: «Queste sono le generazioni di Adam: nel dí che Dio gli creò, maschio e femmina creò essi, e chiamò il nome loro Adam nel dí che furono creati»; mira che dice che, creando Dio Adam, fece maschio e femmina, e dice che chiamò il nome di tutti due Adam, nel dí che furono creati, e di Eva non fa menzione, che è il nome de la femmina di Adam: avendo narrato giá innanzi che, di poi essendo solo Adam senza femmina, Dio la creò del suo lato e costa, e chiamolla Eva. Non ti paiano, o Sofia, queste grandi contradizioni ne li sacri testi mosaici?

Sofia. Grandi veramente mi paiano; e non è da credere che ’l santo Moise si contradica cosí manifestamente che par che egli procuri contradirsi. Onde è da credere che vogli inferire qualche occulto misterio sotto la manifesta contradizione.

Filone. Bene giudichi: e in effetto egli vuole che sentiamo che si contradice, e che cerchiamo la cagione intenta.