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20 i - d’amore e desiderio

e giocondi, e gli ambiziosi de l’utile essere malcontenti e malinconici. E la causa è perché il delettabile ha maggior forza ne la fantasia, che l’utile, quando manca; e l’utile ha maggior forza che ’l delettabile in la real possessione. Di sorte che nel delettabile non s’ha mancamento appetitoso senza dilettazione, né dilettazione effettuale senza mancamento; e per questa ragione in tutti due parimente s’ha amore e desiderio; escetto che nel mancamento appetitoso l’appetito e ’l desiderio hanno piú forza che l’amore, e ne la effettual dilettazione l’amore è piú forte che l’appetito.

Sofia. Mi consuona quel ch’hai detto: perché vediamo li immaginati sogni de le cose che molto dilettano produrre effettual dilettazione; e alcune volte il causa la forte fantasia di quelle, e ancor che siamo desti; la qual efficacia non è ne l’immaginazione de le cose utili. Ma una cosa mi resta a sapere, ch’è questa: de la comparazione di queste due sorte d’amore, qual di loro si truova piú ampla e universale, e se si possono trovare insieme in una medesima cosa amata.

Filone. Molto piú alto, amplo e universale è il delettabile, perché non tutto il delettabile è utile; anzi le cose che piú sensibilmente dilettano sono poco utili a quella persona che dilettano, tanto in la propria disposizione del corpo e sanitá, quanto ne li beni acquistati. Ma quella dilettazione, concorrendo con l’utile per la maggior parte, quando per l’utile è conosciuta, è delettabile quanto piú ne l’utile dei beni acquistati. Li quali sempre, acquistandosi, generano dilettazione a chi gli acquista, ancor che ne la sua continua possessione la dilettazione non sia tanta; perché tutta la dilettazione par che sia remedio de l’effetto de l’acquistare di quel che manca: donde piú consiste ne l’acquistare de le cose, che nel possederle.

Sofia. Son satisfatta di quel che m’hai detto de le cose delettabili. Giá mi parrebbe tempo d’intendere de l’amore e desiderio de la sorte de le cose oneste, perch’è il piú eccellente e piú degno.

Filone. Amare e desiderare le cose oneste è veramente quello che fa l’uomo illustre; perché tali amori e desidéri fanno