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18 | i - d’amore e desiderio |
la natura umana che non ha l’utile, per essere quello con il quale lei conserva il suo essere. E per tanto chi può moderare questo escesso, con veritá si può chiamare vincitore del piú potente e intrinseco inimico.
Sofia. Mi piace quanto hai detto de l’amore e appetito in le cose delettabili. Ma mi occorre un dubio in quel che hai detto, che le cose delettabili si desiderano e amano quando ci mancano e non quando sono avute. Ché, se ben è cosí la veritá quanto al desiderio, non pare essere vero ne l’amore di quelle: perché nel tempo che le dilettazioni s’acquistano, allora s’amano, ma non prima quando mancavano: perché par che ’l gusto di tal dilettazione vivifichi l’amore di quelle.
Filone. Non manco incita l’appetito e aguzza il desio e gusto di quelle, che si vivifichi l’amore: e tu sai che non s’appetisce né desidera se non quel che manca.
Sofia. Or come va questa cosa? perché noi vediamo che le cose delettabili, avendosi, non solamente s’amano ma ancor s’appetiscono. Adunque, quel che s’ha, deve mancare e non aversi.
Filone. È ben vero che simil cose, acquistandosi, s’amano e desiderano; ma non dipoi che interamente sono avute; perché, avute che sono, viene la lor compagnia, e perdesi egualmente l’appetito e l’amor di quelle; ché, mentre s’acquistano, non cessa il mancamento, fino a la sazietá. Anzi dico che, col primo gusto, si sforza il riconoscimento per l’approssimazione del delettabile, e con quello s’incita piú l’appetito e vivificasi l’amore. E la causa è il sentimento de la privazione; e con la presenzia e partecipazione del gusto del delettabile che manca, si fa piú forte e pungitivo e, quando si gusta tanto di tal diletti che si venghi a saziare, leva del tutto il mancamento: e con quello si leva insieme e cessa l’appetito e amore di tal dilettazione, e viene in fastidio e disamore. Sí che l’appetito e l’amore son congiunti al mancamento del delettabile e non a l’acquisto di quello.
Sofia. Mi basta in questo ciò che hai detto. Ma avendo detto quello in che sono simiglianti e dissimiglianti l’utile e