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174 iii - de l’origine d’amore


Filone. Voglio che senta manco che quel che dorme: ché, non men che nel sonno, si ritirano ne l’estasi i spiriti dentro e lassano i sensi senza sentimento e i membri senza movimento, perché la mente si raccoglie in se stessa a contemplare in uno oggetto sí intimo e desiderato, che tutta l’occupa e aliena, come ora ha fatto in me la contemplazione di tua formosa immagine, dea del mio desiderio.

Sofia. Strano mi pare che facci il pensiero quella stupefazione, che suol fare il profondo sonno: ch’io veggo che noi pensando possiam parlare, odire e muoversi, anzi senza pensare non si posson fare quest’opere perfettamente e ordinatamente.

Filone. La mente è quella che governa i sentimenti e ordina i movimenti voluntari degli uomini: onde per far questo offizio bisogna che esca de l’interior del corpo a le parti esteriori, a trovare l’instrumenti per fare tali opere e per approssimarsi agli oggetti de’ sensi che stanno di fuora, e allor pensando si può vedere, odire e parlare senza impedimento. Ma quando la mente se raccoglie dentro se medesima per contemplare con somma efficacia e unione una cosa amata, fugge da le parti esteriori, e abbandonando i sensi e movimenti, si ritira con la maggior parte de le sue virtú e spiriti in quella meditazione, senza lassare nel corpo altra virtú che quella senza la quale non potrebbe sustentarsi la vita, cioè la vitale del continuo movimento del cuore e anelito degli spiriti per l’arterie, per attraere di fuore l’aere fresco e per scacciare el giá focato di dentro; questo solamente resta, con qualche poco de la virtú notritiva, perché la maggior parte di quella ne le profonda cogitazione è impedita, e perciò poco cibo longo tempo i contemplatori sostiene. E cosí come nel sonno, facendosi forte con virtú notritiva, arrobba, priva e occupa la retta cogitazione de la mente, perturbando la fantasia per l’ascensione de’ vapori al cerebro del cibo che si cuoce, quali causano le varie e inordinate sonniazioni, cosí l’intima ed efficace cogitazione arrobba e occupa il sonno, nutrimento e digestione del cibo.

Sofia. Da una parte mi fai simili il sonno e la contemplazione, però che l’uno e l’altro abbandonano i sensi e movi-