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10 i - d’amore e desiderio

che sieno per averne profitto, ma non per averle; né per questo diremo amarle. Di modo che ’l desiderio è de le cose che non sono.

Filone. Quel che non ha essere alcuno, è niente: e quel che è niente, cosí come non si può amare, ancor non si può né desiderar né avere. E queste cose che hai dette, se ben non sono in essere presente attualmente quando si desiderano, niente di manco l’essere loro è possibile; e de l’essere possibile ancor si può desiderar che venghino a l’essere attuale. Cosí come quelle che sono e non l’aviamo, da la parte che sono si possono desiderare che sieno possedute da noi. Sí che tutto il desiderio o è che abbi da essere quel che non è, o di avere quello [che] ci manca. Come vuoi che ogni desiderio presupponga in parte l’essere in parte la privazione, e desideri il compimento che gli manca de l’essere? Sí che ’l desiderio e l’amor son fondati ne l’essere de la cosa, e non nel non essere. E a la cosa desiderabile tre titoli gli debbeno precedere per ordine: il primo è l’essere, il secondo la veritá, terzio che sia buona; e con questi, viene a essere amata e desiderata. Il che non potria essere, se innanzi non fusse stimata per buona, perché in altro modo non s’amerebbe né desiderarebbe. E innanzi che sia giudicata buona, bisogna sia riconosciuta per vera; e come realmente si truova innanzi del conoscimento, bisogna che abbi l’essere reale. Perché prima è la cosa in essere, di poi s’imprime ne l’intelletto, e di poi si giudica essere buona: e ultimamente s’ama e desidera. E per questo il Filosofo dice che l’essere vero e [il] buono si convertono in uno. Se non che l’essere è in se medesimo; e il vero, quando è impresso ne l’intelletto; il buono è quando viene da l’intelletto e volontá a l’acquisto de le cose mediante l’amore e desiderio. Di sorte che, non meno il desiderio presuppone l’essere, che l’amore.

Sofia. Io pur veggo che desideriamo molte cose, l’essere de le quali non solo manca nel desiderante, ma ancora in lor medesime: come è la sanitá e li figliuoli, quando non l’aviamo; in le quali certamente non cade amore, ma solamente desiderio.