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giove e latona 125

ciava. Onde ella, fuggendo, venne ne l’isola di Delos, che la ricettò, e quivi parturí Diana e Apolline: ma Diana uscí prima, e aiutò la madre, facendo l’offizio di lucina nel nascimento d’Apolline; il quale, nato che fu, col suo arco e saette amazzò il detto Pitone serpente.

Sofia. Dimmi l’allegorico.

Filone. Significa che nel diluvio, e anche poco di poi, era l’aere tanto ingrossato per li vapori de l’acqua che copriva la terra, per le grandi e continue piogge che furono nel diluvio, che nel mondo non appariva luce lunare né solare, perché i lor raggi non potevono penetrare la densitá de l’aere. Onde dice che Latona (che è la circunferenzia del cielo, dove va la via lattea) era gravida di Giove, suo amante; e, volendo parturire ne l’universo il lume lunare e solare poi del diluvio, Iunone (che è l’aere, l’acqua e la terra), sdegnata per gelosia di quella gravidanzia, impediva con la sua grossezza e con li suoi vapori il parto di Latona e l’apparizione del sole e de la luna nel mondo, in modo che faceva che in niun luogo de la terra era ricevuta né potuta vedere. E oltra di questo, che Pitone serpente (che era la grande umiditá che restò del diluvio) la perseguitava con l’ascensione continua de’ vapori che, ingrossando l’aere, non lasciava parturire i raggi lunari né solari; e chiama serpente quella superflua umiditá, perché era cagione de la corruzione de le piante e di tutti gli animali terrestri. Finalmente ne l’isola di Delos (dove prima si purificò l’aere per la siccitá de la salsedine del mare) Latona parturí Diana e Apolline, perché i greci tengono che primamente, poi del diluvio, in Delos apparisse la luna e ’l sole. E dicesi essere nata prima Diana, perché prima fu l’apparizione de la luna di notte, e di poi nacque Apolline, e apparse nel giorno seguente; in modo che l’apparizione de la luna dispose quella del sole, come se fusse stata lucina de la madre nel parto del fratello. E nato che fu Apolline, dicono che amazzò col suo arco e saette Pitone serpente; cioè il sole, come apparse, disseccò con i suoi raggi l’umiditá, che proibiva la generazione degli animali e de le piante.