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70 | Capitolo quarto. |
è Asmara, in gran parte distrutto dal fuoco durante un’ultima rivolta di questa provincia. A poca distanza stabiliamo il nostro campo, dove subito accorre tutta la popolazione, avanzo delle stragi infami, chi per curiosità, chi per offrirci a comperare qualche montone. Siamo qui a 2300 metri: lungo la via percorsa devo notare il predominio delle euforbie che raggiungono proporzioni alle volte colossali: portano fiore giallognolo, qualche volta rosso: fu tentata la speculazione di raccogliere l’umore bianco che geme facendo un’incisione al tronco, e che servirebbe per non so quale industria, ma non se ne potè mai trarre bastante profitto.
Alla sera sorge un vento freddo che fa scendere il termometro a 10°, e la notte è pure fredda e umidissima.