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154 Capitolo ottavo.

piede e la finezza delle dita e dei tratti in generale. La moralità è molto al basso, chè la ragazza gode di piena libertà, e chi vuol prender moglie la sceglie generalmente fra quelle che hanno consumati i primi anni della loro bellezza, facendone mercato nelle città della costa, dove le belle etiopi sono molto cercate e rinomate, e hanno raggranellato così un piccolo gruzzolo di talleri. È poi costume nel paese, che il padre prima di sposare la figlia, se bella, ne vende al maggior offerente il primo fiore.

In fatto d’agricoltura credo che il suolo abissinese sarebbe capace di qualunque produzione, se il popolo non fosse indifferente a tutto quello che è non strettamente necessario per vivere, il grano, e non stimasse un avvilimento il coltivare la terra. La temperatura quasi costante, il suolo fertile e poco meno che vergine, i diversi gradi di elevazione, non chiederebbero che pochissimo lavoro per ridurre tutto quanto il paese un vero giardino: non trovate invece assolutamente mai un frutto nè un legume, tranne i pochi che crescono allo stato selvaggio. Nei collas la temperatura non permette la coltivazione del frumento, ma vi si trova il cotone, l’indigo, tamarindi, ricini, zafferano, canna a zucchero, palme, banani, gommieri, baobab, piante medicinali molte, mimose, la dura e il dagussa. Nei woina-deuga la temperatura vi è sempre primaverile e quindi costituiscono la zona la più ricca; vi si trova orzo, avena, fave, lenti, teff, il kolqual o euforbia, l’ulivo, il cusso, la vigna, l’arancio, il limone, il pesco. Tutti questi alberi vi potrebbero essere coltivati e produrrebbero stupendi frutti, ma vi si trovano invece solo allo stato selvaggio, e i frutti che producono non sono mangiabili.

I deuga sono i terreni più alti, quindi la vegetazione vi è meno ricca: l’orzo e l’avena sono i soli che vi attecchiscano, e come alberi il cusso è quello che sfida le più alte regioni: dopo un certo punto però, voglio dire oltre circa 3500 metri, non si trovano più alberi, e lo spazio è occupato solo da praterie natu-