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CAPITOLO VII.

Posizione geografica dell’Abissinia. — Sua divisione in provincie. — Distinzione dei diversi terreni. — Storia del paese e degli abitanti.


A poca distanza da Adua sta Axum, l’antica città santa dell’Abissinia, che naturalmente molto ci premeva di visitare, per cui combinammo l’escursione pel mercoledì 19.

Prima di incamminarci a vedere le rovine dell’antica civiltà, mi pare però giunto il momento opportuno di dire due parole sul paese nel quale stiamo viaggiando.

È cosa assai difficile delineare con una certa precisione i confini geografici dell’Abissinia, ma si può ritenere sotto questo nome la zona che si estende dal 9° al 16° di latitudine nord e dal 36° al 40° longitudine orientale. Confina a nord coi territorii dei pastori Bigias, all’est coi Danakil, a sud coi Gallas e ad ovest col Sennar, ed entro questi limiti la sua superficie può calcolarsi di circa 240,000 chilometri quadrati. Le provincie in cui è diviso questo grande stato sono: il Tigré, che dai confini dell’altipiano etiope, si stende fino al Taccazé: l’Amara, che costituisce un altipiano, che da quest’ultimo fiume declina ad ovest fino al lago Tzana e verso il Sennar: Lasta, che è la parte sud-ovest e la più montuosa: il Goggiam racchiuso dalla curva, vero ferro da cavallo, che fa il Nilo Azzurro, sortendo dal lago Tzana, dirigendosi a sud per piegare ad ovest e terminare il suo corso quasi a nord verso