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86 Capitolo quinto.

campamento, all’ingiro si accendono enormi fuochi e attorno a questi stanno accovacciati i diversi gruppi dei nostri seguaci, poi sorgono le voci di quelli che se la passano colla solita cantilena, poi il ballo o fantasia degli indigeni. È una continua lanterna magica di quadri e costumi, cui va aggiunta l’imponenza e l’originalità che non può dare che il pennello di madre natura.

In coda alla carovana, alle due, partiamo noi pure: le colline si fanno un po’ più alte, l’aspetto generale assume un po’ più l’imponenza delle montagne: il carattere di sterilità va diminuendo, e di quando in quando l’occhio trova a riposarsi su qualche masso verde: i profili delle alture che si disegnano all’orizzonte sono mossi e artistici e non più tanto bassi, orizzontali o quasi geometricamente conici e altrettanto monotoni, come nei giorni scorsi. Proseguiamo di collina in collina: sulle creste delle circostanti qualche capanna conica che dà indizio di piccoli villaggi: di tempo in tempo qualche colonna di fumo infuocato si innalza nell’atmosfera: sono praterie incolte e secche che i nativi incendiano per concimare il terreno colle ceneri e disporlo a ricevere l’anno dopo qualche seme di dura. Allo svolgere da una altura che andavamo salendo sulla costa, ci si presenta come incorniciato dai profili dei pendii di due altre alture che si incontrano a valle, uno stupendo panorama delle montagne d’Adua: fiere parevano innalzare il capo nell’atmosfera, superbe di trovarsi giganti fra la miriade di colline che sotto loro formavano come un mare agitato: vette acuminate, creste frastagliate, pareti all’apparenza rocciosa e dirupata, mi richiamavano le care Alpi e la loro maestosità. Discendiamo lungamente ed aspramente per uno dei soliti sentieri dove ad ogni passo v’ha da rompersi le ginocchia contro le punte di granito sporgenti, o da cavarsi un occhio colle spine delle acace che qui crescono fitte come gramigna. Finita la gran discesa seguiamo per qualche tratto il letto di un piccolo torrente, poi una lieve altura, poi