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nata la fanciulla di pochi mesi innanzi; ma la chiamata di Giuliano a donna Placidia, fu come un urto ricevuto nel petto, che la ricacciò nell’abisso, da cui le sembrava di uscire. Rifinita, strozzata dall’angoscia, sola, si trascinò sotto il portico della chiesa, e là cadde, gettando quel grido, da diacciare il sangue addosso a chi l’avesse udito.

Ma in castello non v’era più anima viva, salvo che, donna Placidia; la quale non potè udire quel grido, perchè alla chiamata di Giuliano, si era messa in volta pel presbiterio, come persona che non sa dove dar del capo. Si sarebbe detto che cercasse il pievano, ma non era vero; sapendo essa che dopo aver cantato tutto il giorno in coro il Te Deum per le armi vincitrici; avuto sentore della ritirata degli Alemanni, egli era montato sulla giumenta, e senza dire a lei nè ai nè bai, aveva preso la via del Monferrato. Essa l’aveva visto andare, senza dolersi di essere piantata a quel modo: e forse mentre Giuliano la chiamava, si preparava pregando a ricevere la morte dai Francesi. Ma ora che sventura era la sua! La signora Maddalena aveva bisogno di suo fratello, ed egli non v’era! Stata così un tratto a pensare il da farsi, rammentò che il giovane le aveva detto, che a casa sua v’era già don Marco; le parve d’uscir d’imbarazzo, e preso un lume, discese in sagrestia. Là aperto un armadio, ne cavò il libro delle preghiere, una stola, un amitto; s’avvolse con questo la destra, corse all’altare, s’inginocchiò; e parlando proprio di sentimento al Cristo inalberato là sopra, gli disse: «lo faccio a fin di bene.... laggiù vi è don Marco, e la povera signora Maddalena vi aspetta.» Si segnò, aperse il ciborio, vi spinse la mano avvolta nel pannolino.... tastò.... non v’era più nulla. «Oh Dio! — esclamò essa — eppure soldati qui non ce ne sono venuti! Oh il Signore non vuole che io commetta sacrilegio?» Spalancò gli occhi, un sudore freddo le lavò la faccia, e avendo pronunziate ad alta voce le ultime parole, udì rispondere dalle volte della chiesa: «sacrilegio.» Allora la sua mente fu per ismar-