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«Vorrei — bisbigliò essa che appena potè udirsi — vorrei.... dormire un sonno.... dolce....; ma tu veglia, e se mai....

«Che cosa? — chiese egli con ansietà grande, vedendo che essa si peritava, a dire; ma non gli riuscì di raccogliere altra parola.

Allora Marta fattasi animo, gli si accostò, e asciugandosi gli occhi col dosso della mano, gli disse:

«Giuliano, essa vuol forse pensare alle cose della chiesa.»

Il giovane, scosso alle parole della vecchia, le sbarrò gli occhi in viso; ondeggiò un istante; poi si avvicinò all’orecchio della madre e sommessamente le disse «mamma, mi dica, forse.... se fosse qui il signor pievano....»

Fu come se in quel punto la signora avesse visto il più bel sole del mondo, innondare la camera di luce. «E sì — disse, facendo segno di volersi rassettare sul guanciale: — il pievano, il viatico, il Signore che ti benedica!»

Giuliano, manco pensando che il pievano avrebbe ghignato, a vederlo capitare da lui; si mise giù pel buio della scala, e fu nell’atrio in un lampo. Là si abbattè in don Marco, il quale partitosi dalla terricciuola di R.... appena finita la battaglia; in quattr’ore di cammino, per largo giro di monti, era riuscito alle spalle degli Alemanni; e veniva a preparare il cuore della signora Maddalena, all’improvviso ritorno del suo figliuolo.

«Come tu qui? — diss’egli, fermando Giuliano — dunque tu sapevi che gli Alemanni se ne fuggono, e che la guerra è finita?

«O maestro, mia madre muore! vada... la assista.... io corro pel viatico....» E ripigliò la corsa.

«Don Apollinare, Dio t’empia il cuore d’umiltà!» sclamò don Marco, dando a queste parole l’espressione dolorosa dell’animo suo, colpito dalla triste nuova; ed entrando in quella casa del lutto, trovò Marta discesa