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— gli faremo smettere il mestiere: s’intende nè oggi nè domani, ma quando lo potrà, colla stima dei gentiluomini suoi pari...

«Ma se venisse a sapere che io volli bene a quell’altro....

«E chi glie l’ha a dire....?

«E il Signore m’avrà perdonata...?

«Altro che perdonata! — interruppe il frate, prodigo di perdono, appunto (per continuare la similitudine) come il vincitore di cure al vinto; — va in buona ventura..., anzi t’accompagnerò io stesso....

«Oh no! — pregò Bianca — ci venga più tardi: il barone potrebbe credere, che io sia venuta da lei a posta....

«E tu va... che io ti seguirò...»

Bianca stette un altro poco, quasi avesse qualcosa ancora da dire; poi baciato quel benedetto cordone, che aveva avuti tanti suoi baci, raggiunse la cascinaia rimasta sempre in disparte; e s’allontanarono, spedito com’erano venute, per un sentiero, che lasciando il convento a manca, metteva di là alla palazzina.

Poichè le ebbe viste sparire, il padre Anacleto si volse a quel San Francesco della cappelletta, e dall’allegrezza gli parve di vedere il diavolo, vestito alla foggia del paese, fatto della persona su per giù come quel Giuliano di D..., fuggire colle corna rotte e colla coda tra le gambe, più che se avesse avuto alle spalle una fiumana d’acqua benedetta. Si prostrò dinanzi all’immagine del Santo e proruppe. «O San Francesco, sia vostra gloria, se io senza correre in contrade selvagge, senza attraversare mari e deserti, ho potuto togliere al diavolo l’anima di questa fanciulla! Così il buon pievano di D..., potesse acciuffare il giacobino che la voleva perdere; acciuffarlo e guardandogli bene in viso, dirgli: «ma chi t’ha posto in corpo la legione di demoni che tu ci hai? Pentiti, pentiti, pentiti!» e dargli intanto squassi e benedizioni, finchè gli avesse tutti vomitati...!