corgeva di nulla, neanco dei mutamenti avvenuti in sè stessa. La solitudine patita per castigo, nei giorni andati, adesso la cercava da sè. In quell’ore solitarie le accadeva sovente di trovarsi, non sapeva nè a che nè come, vicino all’uscio dell’Alemanno; e là origliando i discorsi piacevoli del frate o del proprio padre, gioiva; e le pareva strano, ma delle tre, la voce del ferito le cercava il cuore più dolcemente. Pensava all’Alemagna lontana, ch’essa non sapeva immaginarsi diversa da quella vallicella e da quei monti, che aveva sempre veduti intorno a sè. Le città, le grandi vie, i giardini di cui udiva parlare, non potevano essere più che le vie di C.... prolungate; non più che orti come quello del convento, forse un po’ meno foresti; la casa del barone poi, se la figurava come quella dei marchesi di C..., tutta sale e gallerie da trovarvisi spauriti. Egli parlava dei suoi, e più della propria madre, dando a capire come fosse di grande stato: e Bianca sentiva pietà di quella donna lontana; e come un lampo, che guizzando lascia nell’occhio una traccia luminosa, le passava dinanzi l’imagine della signora Maddalena. Già, tutte le madri sono donne di una certa età, quali più quali meno, ma tutte un po’ meste; e la fanciulla s’accostumava a confondere quella dell’Alemanno con quella di Giuliano. A questo poi non pensava più, se non come ad un peccato di cui avesse fatta la confessione, e ne fosse stata assolta con qualche rabbuffo. Se alle volte l’immagine di lui si veniva a porre in mezzo a’ suoi pensieri, essa penava prima di poterla scacciare; ma se ne confidava al padre Anacleto, il quale la tirava su da quelle corte cadute, e la rimetteva in via benedetta. Le ore che passava col frate l’accostumarono alla sua compagnia; nè l’avrebbe pensato mai, ma una volta ch’egli non comparve, capì che di lui non poteva fare a meno, per difendersi dalle memorie pure e dolcissime, d’altri tempi ancor freschi. Come mai non compariva, egli puntuale sempre come un oriolo, a venire, dopo aver detto messa?