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tendosi sotto il pergolato tuttavia poco ombroso. Buon pel signor Fedele che niuno lo vide, conciato com’era; chè all’aspetto strano, gli avrebbe scemata la stima.

«Ecco — diceva egli continuando; — ella sa, padre, che le mie due figliuole mi sono più care che le pupille. M’è capitato per la prima di esse un partito, un partito da renderne invidiosa una principessa. La trista non vuole saperne.... e sono settimane che mi arrovello a trovar modo di farle far senno. Baje! Essa mi si fa sempre più cocciuta, e quasi io perdo la santa pazienza. Non mi pare vero; così dolce com’è....!

«Eh! — disse il frate — del vino dolce si fa l’aceto forte. Ma l’uomo che tu le vuoi dare, le piace?

«Via! — rispose l’altro tentennando un tantino; — diciam gatta alla gatta, pare che no.

«O allora, che vuoi? Farle forza? È tanto giovane, e non v’ha da temere che ti rimanga in casa zitella. E colui del partito, non può aspettare?

«Che aspettare! Questo partito mi fa come la palla; mi balza in mano e se non le do mio danno! Mi sia segreto padre; questo partito è un uffiziale alemanno, ricco come il mare; e la piglierebbe senza parlar di dote. Così quel po’ di ben di Dio che abbiamo al sole, mi basterebbe a maritar la sorella più ricca....

«Dà retta — interruppe il frate — sai di qualcuno quassù cui tua figlia voglia bene?

«Questo — rispose l’altro, tastandosi la nuca, e poi badando alle dita che gli rimasero piene di ragnatele: — questo sospetto nacque anche a me... e... giacchè ci siamo, le dirò tutto. Sarà un mese, proprio il giorno in cui l’alemanno mi chiese Bianca; venne da me una signora di D...: ella che fu laggiù a fare il quaresimale, la conoscerà.... è la signora Maddalena.... venne, e quattro e quattr’otto, mi chiese anch’essa la figlia per suo figliuolo che si chiama Giuliano....»

Udire questo nome, aggrottare le ciglia, farsi indietro un passo; fu pel padre Anacleto un solo atto. E appuntando l’indice della destra nel signor Fedele.