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— La patria! urlò beffardo il caporale, battendo le nocche su quell’arnese di latta. Il Conte sorrise ancora. E il caporale:

— Stasera farete il sacco, e passerete a ridere in prigione..

— Sissignore.

Caltanisetta, 7 luglio.

Feste da fate. I viali del giardino parevano di fuoco; il verde degli alberi e delle spalliere luccicava di splendori metallici; le donne di Caltanisetta coi mariti, coi fratelli, con noi, parevano una famiglia innumerevole che si rallegrasse là dentro di qualche lieta avventura. Rinfreschi, vini e dolciumi, tanto da satollare per una settimana tutti i poveri della città.

Castrogiovanni, 10 luglio.

Ma perchè ci hanno fatti camminare traverso i monti, per sentieri che è miracolo se nessuno vi lasciò la vita? Vero è che abbiam veduta la pingue campagna, una coppa d’oro. Quei bovi che pascolavano per le praterie, fiutavano nell’aria il nostro passaggio, e la fila interminabile di rosso dava loro negli occhi spaventati. Un toro inseguì due