Pagina:Abba - Da Quarto al Volturno.djvu/162

contadini che per avere un’arma si arrischiavano nei bivacchi a rubarla.

3 luglio.

Che quella festosa accoglienza di ieri fosse una lustra? Oggi la città è silenziosa; pare che noi non ci siamo più; la gente attende alle cose sue come dicesse: Ho fatto il dover mio e basta.

Quei di Bassini sono tornati, rotti dalla marcia di quattro giorni, per vie da lasciarvi le polpe. Narrano che capitati a Resotano intorno alla mezzanotte, vi trovarono il popolo in armi risoluti a non lasciarli entrare. Bassini, uomo da dar dentro a baionetta calata, procedè cogli accorgimenti, e potè mettere le mani addosso a undici scellerati, rei di mille prepotenze e di sangue. Uno riuscì a fuggire, ma un siciliano come un demonio, lo cacciò, lo arrivò e l’uccise.

5 luglio.

Fatti i conti, dei siciliani che ci seguirono da Palermo in qua, un mezzo centinaio se ne sono già andati, alcuni portando via anche le armi. Sono contadini che si accendono come paglia e