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di gran lena, egli ha corso l’Asia per ogni verso, scrivendo pel Times. Ora eccolo nostro comandante, perchè Türr se ne va malato rifinito.
Rocca Palomba, 28 giugno.
Che veglia deliziosa a piè del Maniero di Morgana! Stanchi della camminata d’otto ore, i soldati dormivano, pei campi, in un silenzio che mi parea d’esser solo.
Queste campagne come hanno fatto a diventar deserte?
Si va delle ore senza vedere una casa. Contadini? Non ve ne sono. I coltivatori stanno nei villaggi, grandi come da noi le città; vi stanno in certe tane gli uni sugli altri, con l’asino e le altre bestie men degne. Che tanfo e che colpe! All’alba movono pei campi lontani, vi arrivano, si mettono all’opera che quasi è l’ora di tornare; povera gente, che vita!
Rocca Palomba è come tutti gli altri borghi, ma a vederla da lungi adagiata su questo fianco del monte, mezzo nascosta nei boschi di mandorli, con quella strada che si curva dolce per farvi arrivare la gente senza fatica, promette di più. Trovammo gli abitanti in festa. Avevano mandato ad incontrarci un nugolo di cavalieri, che vennero innanzi drappellando bandiere, levando grida, salute