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sulle maioliche dei Della Robbia nella Provincia di Pesaro-Urbino, pubblicato nell’Archivio storico dell’arte del 1895 e rileva la priorità dell’altare di Gradara su quello della Madonna del Buon Consiglio in Prato, ritenendo questo una riproduzione di quello.
Confrontando le due bellissime riproduzioni fotografiche dell’Alinari si possono rilevare le piccole differenze che vi sono tra le due bellissime terrecotte invetriate, differenze che si limitano alla posizione delle teste.
La Madonna di Gradara si volge più di profilo, il bambino è invece più di faccia, il paneggiamento è identico.
S. Caterina dalle Ruote di Gradara ha la testa più chinata, gli occhi bassi e le mani giunte, mentre quella di Prato guarda davanti a sè ed in una mano tiene la palma, nell’altra un libro.
S. Maria Maddalena di Gradara differisce solo per un leggero movimento della testa di tre quarti.
Il S. Girolamo di Gradara si volge di profilo, mentre quello di Prato è di tre quarti.
Nell’altare di Gradara come in questo di Prato vi è una bellissima cornice architettonica con una predella con tre scene religiose: S. Francesco che riceve le stigmate, l'Annunziazione, S. Maria Maddalena penitente. I Pi-