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trasmettesse la forza vitale. Il suo idealismo sereno e la sua naturale espressione lasciano in noi un ricordo indelebile. Un velo avvolge la testa lasciando scoperti i capelli ondulati ed il collo rotondo e pieno; i lineamenti sono regolari con naso dritto, con una piccola bocca che si schiude per sussurrare qualche affettuosa parola. Le mani che premono il nudo corpicino sono ben disegnate, ma il corpo è esile, sproporzionato al confronto della grande testa e non dà l'idea giusta di una persona che siede cosicchè il busto sembra indipendente dalle gambe.

Il bambino Gesù rivela l’autore dei famosi putti sull’ospedale degli Innocenti a Firenze, e lo scultore lo ha ritratto in tutta la sua grazia infantile con un ditino in bocca

S. Girolamo è la figura più espressiva, nel suo realismo drammatico. Egli scopre il petto ossuto dalle clavicole e costole sporgenti percuotendolo con una pietra, simbolo della sua penitenza. La sua testa ha tutti i muscoli contratti dallo spasimo, con la bocca contorta in un lamento.

Questo altare è quasi identico nell’aggruppamento delle figure, nelle pose e nelle espressioni a quello esistente nell’antica cappella della Rocca di Gradara vicino a Pesaro. Anselmo Anselmi ne parla in un suo articolo