Pagina:A Prato impressioni d'arte.djvu/59


— 43 —


sione servono di chiave al critico per costituire la catena evolutiva, e gli anelli di ferro serviranno a completare quelli d’argento e d’oro. — Dall’analisi di tutte queste tendenze che svelano le qualità ed i difetti organici di una scuola, dalla somma di tutti questi dati si arriva alla sintesi che è generalmente personificata dal maestro, la cui figura stacca allora più nitida sul fondo luminoso della sua gloria.

A Paolo Doni, più noto sotto il nome di Uccello, fu attribuito il ritratto del cardinale Niccolò da Prato, in cui, se si ritrovano i caratteri salienti della Scuola abbiamo però disegno angoloso e un colorito freddo e non vi è lo spirito del maestro.

Egli nato in un periodo di trasformazione artistica, quando già Masaccio aveva dettato le leggi del chiaroscuro e Ghiberti e Brunelleschi avevano perfezionato l’armonia delle composizioni con effetti pittorici nei bassorilievi ed altorilievi, seguì con impulso giovanile la riforma, e nel campo della prospettiva nei piani e dello scorcio nelle figure e negli animali combattè con successo le difficoltà.

Andrea del Castagno si avvicina a Paolo Uccello per l’apparenza scultoria dei suoi affreschi; ma più energico nelle attitudini, più forte disegnatore, nelle sue composizioni più