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teressante per le sue opere d’arte, in cui si ritrova la semplicità della vita e l’anima dei grandi artisti passati.

La campagna con i suoi pioppi sottili e nudi, irrigata dal torrente Bisenzio, limitata all’orizzonte dalle colline e dalle montagne, rammenta certi fondi nelle tavole di Piero Della Francesca, del Perugino e del Pinturicchio.

Il paesaggio non è arte moderna, come si crede da molti; oggi assume un importanza che non ebbe in passato, oggi trionfa come soggetto principale, mentre prima era solo l’ambiente in cui agivano i personaggi religiosi; ma con che amore della Natura erano rievocati dall’artista quei motivi, che ancora oggi si contemplano e si ammirano nella campagna toscana!

La facciata del Duomo (Prato) era immersa in un bagno di luce che dava splendori smeraldini al verde di prato, e un aspetto d’avorio al marmo patinato dal tempo.

I putti danzanti nel pulpito di Donatello, sembravano muoversi più festosamente, quasi che il sole infondesse la vita nelle loro agili corporature. Era una gioia di colore e di linea che ci lasciava estatici ad ammirare prima di entrare nella chiesa.