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pier francesco paoli 71

XVI

LA POSA DELLA PRIMA PIETRA

DEL NUOVO CONVENTO DEI CAPPUCCINI

Ad Urbano VIII

     Picciolo è ’l sasso ond’or tu, grand’Urbano,
di sacro tempio il fondamento appresti;
e pur terrore immenso entro il cor désti
de l’ombre eterne al regnator insano;
     ché ben tra ’l cieco orror giá di lontano
mira prodi guerrieri in sacre vesti
mover contra i suoi campi armi celesti,
qui dove architettrice è santa mano.
     Davide generoso, a cui bastante
sola è una pietra a dar con dardo eterno
fiera percossa a l’infernal gigante,
     che non fará tuo giusto sdegno interno,
se, mentre il getti in placido sembiante,
va picciol sasso a lapidar l’inferno?

XVII

IL MAL DI PIETRA

     Questa, ch’in cieca parte afflitto io celo,
pietra pesante, è del mio fallo indegno
pena, ché avvento anch’io colmo di sdegno
pietre pur troppo dure incontro al cielo.
     Se poso o vado, io sotto il pondo anelo,
né però langue il travagliato ingegno,
ché farsi ora una pietra alto sostegno
di mia salute al mio pensier rivelo.
     Si, si, col peso in me s’avanzi il duolo,
cresca l’atra procella, io giá m’avviso
ch’ho meco il sasso onde discopro il polo;
     e tutto lieto al cor, se mesto al viso,
m’inalzerò con grave sasso a volo,
Sisifo penitente, in paradiso.