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GIROLAMO PRETI
I
LE ROSE PALLIDE
Ite in dono a colei, pallide rose,
a cui l’alma donai senza mercede;
e poi che ’l mio penar non cura o crede,
siate del mio morir nunzie amorose.
Vidi voi d’ostro giá tinte e pompose,
d’ostro che ’l labro suo forse vi diede;
ora il pallor di morte in voi si vede,
imitatrici del mio duol pietose.
Dite, se pur vi mira e se v’accoglie,
ch’io son mal vivo e sarò tosto esangue,
come voi moribonde aride foglie;
e se ’l vostro color pallido langue,
ella ravvivi l’odorate spoglie
con l’onda del mio pianto e del mio sangue.