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tommaso gaudiosi | 509 |
VIII
IL TABACCO DA NASO
Giá del mar de’ piaceri e del diletto
il superbo mortal toccava il fondo
nel lusso abominevol ed immondo
d’apicia mensa e di venereo letto.
Votar la terra e l’ocean profondo
per render pago un indiscreto affetto,
era commune error, commun difetto,
non sazio ancor di tutto il mondo il mondo.
Alfin tant’oltre a trapassar risolve,
che per pascer le nari in picciol vaso
indica foglia in polvere dissolve.
Siam de la vita ornai giunti all’occaso!
Ha portato fra noi barbara polve
le delizie del mondo insino al naso.
IX
IL GIOCO DE’ COLOMBI ALLA CAVA
Move colá dai piú gelati lidi
innocente d’augei schiera volante,
che fendendo le nubi a borea avante,
cerca altra terra a rinnovar suoi nidi.
Ecco la scopre ai cacciatori infidi,
sul primiero apparir, corno sonante:
ecco, fra i colli e le frondose piante
la caccian frombe e strepitosi gridi.
Ella, seguendo le fallaci scorte
de’ tinti sassi, incautamente piomba
ne’ tesi lacci a terminar sua sorte.
Cosí la semplicissima colomba,
senza passar pei cardini di morte,
perde il ciel, ferma il volo, entra a la tomba.