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tommaso gaudiosi | 507 |
IV
LA DONNA AMATA UN TEMPO
Redivivo agl’incendi, oggi le belle
luci incontrai della mia fiamma antica,
di quella un tempo mia gentil nemica
per me tant’anni amorosette stelle.
Se la mia piaga al vagheggiar di quelle
rinovasse il dolor, chi ’l prova il dica;
pur incontro stimai di sorte amica
sentir d’antico stral punte novelle.
E benché ’l petto, a nuovo oltraggio duro,
trïonfasse le fiamme e la bellezza,
che giá di lui trïonfatrici fûro,
pur apprese il mio cor tanta dolcezza
in veder lei, che per quegli occhi io giuro
che sol gode in amor chi lo disprezza.
V
LE STRAVAGANZE DELLA MODA
Studia a l’amante suo piú delicata
parer Licori, onde accurata stringe
quella parte dal corpo in cui si cinge,
stringe il tenero piè, la bocca amata.
Ma poi le vesti sue sporge e dilata
e su la fronte un gran cimier si finge,
e con solchi sí grandi il suolo attinge,
che sembra agli occhi suoi torre animata.
Mirala il vago e di stupor n’agghiaccia;
ma s’a stringerla poi le braccia spande,
e nulla stringe e tutto il mondo abbraccia.
Oh stranezze di femina ammirande!
Cerca il modo costei ch’altrui la faccia
in un tempo parer picciola e grande.