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ANTONIO GIULIO BRIGNOLE SALE


I

LA CORTIGIANA FRUSTATA

1.

     La man che ne le dita ha le quadrella
con duro laccio al molle tergo è avvolta.
L’onta a celar ch’è ne le guance accolta,
spande il confuso crin ricca procella.
     Sul dorso, ove la sferza empia flagella,
grandine di rubini appar disciolta;
giá dal livor la candidezza è tolta,
ma men candida ancor non è men bella.
     Su quel tergo il mio cor spiega le piume
e, per pietá di lui giá tutto essangue,
ricever le ferite in sé presume.
     In quelle piaghe agonizzando ei langue;
ma nel languir non è il primier costume
che il sangue corra al cor: ei corre al sangue.