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22 lirici marinisti

IV

LE VESTI DI VARI COLORI

     Quei tuo’ vaghi colori
onde vai tanto altera,
variando or le bende ed ora i manti,
in te son quasi fiori,
cara mia primavera,
che togli dal mio cor verno di pianti.
Or fingi gli amaranti,
or ne mostri le rose,
or viole ed or gigli
dolcemente somigli
ne le felici tue spoglie amorose;
né manca a sí bel maggio
d’un vivo sole il raggio.
     Torbido il ciel sovente
mostra in segno di pace
fra le nubi dipinte un arco vago.
O corpo adorno, ardente,
tu se’ cielo verace,
ché de l’altro io conosco in te l’imago.
Ed oh, quanto m’appago,
mirando che ti cinge
con sí vario colore!
Si consoli il mio core,
ché ne le spoglie sue l’iride pinge
questo ciel di beltade,
e promette pietade.
     Fu giá de’ saggi avviso
che forman la bellezza
i vivaci color d’eguali membra;
però l’amato viso
ha cotanta vaghezza,
quindi armato ed ardente ai cori sembra.