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GIAMBATTISTA PUCCI


I

L’ARDORE

     Ardo quando talor vien ch’io rimiri
madonna lampeggiar lieta e vezzosa;
ardo quando talor, mesta e dogliosa,
china degli occhi i lucidi zaffiri.
     Ardo s’avvien che contra me si giri,
turbata il volto, altera e minacciosa;
s’a la mia pena ancor si fa pietosa,
ritrovo ésca novella ai miei martíri.
     Se sospira, quell’aura il foco accende;
s’apre un riso talvolta, è foco il riso;
è foco tutto il bel ch’in lei risplende.
     Ma nel foco del seno e del bel viso
torrei, cosí m’appaga il bel ch’offende,
quasi farfalla rimaner ucciso.