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GIOVAN FRANCESCO MAIA MATERDONA


I

ABBIGLIAMENTO MATTUTINO

     Ad un tempo col Sol madonna desta,
apre del ciel d’un volto i gemin’astri,
bagna di nanfe i teneri alabastri
e serici al bel fianco arnesi appresta.
     Lo speglio adatta, e de l’inculta testa
ara il crin sciolto con eburnei rastri;
l’accoglie e intreccia con argentei nastri
e di mille narcisi indi il tempesta.
     Increspa il piú minuto a ferreo stile,
a l’orecchie sospende aurate anella
e fa di perle al collo e d’òr monile.
     Esce alfin di sua reggia e sí favella
ne’ suoi silenzi: — Or chi, da Battro a Tile,
vide cosa giá mai di me piú bella? —