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quand’anche di questo solo stabilito avesse di cantar nell’Esordio, sarebbe stato questo mancamento men male, che dopo la sentenza data da Paride impiegare più della metà del Poema, val a dire dal verso 168. al verso 385. in cose, che state sarebbero fuori dell’argomento, le non più avesse mirato, che alla decisione di quel Pastore sovra la bellezza delle gareggianti Deità. Questo è il mio parere, avvalorato dalla testimonianza di Suida, che pienamente però sottometto ad una rifleslion più matura del degnissimo Abate Quadrio.

OSSERVAZIONI AL POEMA.

v. 1. Νύμφαι. Ninfe. Singolare è questa invocazion delle Ninfe Trojane in vece delle Muse. Quì è posta la voce in quel significato, in cui dice Eliano. Mῆνίς τε ἐδόκει καὶ Νυμφῶν δι´ ἀπορίαν ναμάτων.

Ξανθοῖο. Xanto. Omero fa, che il notro Xanto chiami il Simoenta, altro fiume fratello suo per la lor vicinanza. Basta dunque aver occhi in testa per vedere, che questo è il fiume di Troja, diverso da quel della Licia a cui Strabone dà il nome di Sirbes, nome, che tuttavia conserva.

γενέθλη. Schiatta. L’Abate dall’Aglio ha tradotto Figlie. Non ha dunque usato quel rigore, che in altri pretende .

V. 2. κρήδεμνα. Questi erano veli di capo, che