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Questo di lui Poema fortunatamente fu ritrovato in Casoli, Borgo, e Castello d’Italia col titolo di Principato nella Puglia vicino ad Otranto, di cui fra gli altri il Maty e colle stesse parole l’altro Franzese de la Martiniere. Il Cardinal Bessarione, Monaco Basiliano, volendo da Costantinopoli passare al Concilio Fiorentino, nel Monastero lo trovò del suo Ordine, che fu poi nell’anno 1480. da’ Turchi rovinato e reso stalla de’ buoi come raccontano l’Ughelli To. 9. pag. 74. e ’l P. Agostino Lubin Abbatiarum Italiae notitia.

Qui gioverà dir qualche cosa del nostro dottissimo, e celebre ritrovatore, sì per esser egli tanto benemerito di questo Poema, come per levar occasione di qualche equivoco a chi legge nella Vita da noi recata Bessarione Niceno Cardinale Toscolano. Fu egli dunque di Trebizonda, eletto Arcivescovo Niceno, e da Eugenio IV. Prete Cardinale del titolo de’ Dodici Apostoli, da Niccolò V. Vescovo Sabinese, e poi Toscolano. Fu anche Patriarca di Costantinopoli. Intervenne al Concilio di Ferrara, ove fe’ mostra ancor giovanetto, di sua rara facondia: poscia in quel di Firenze autore fu dell’unione tra le due Chiese Greca, e Latina. Tante erano le sue virtù, e tanta la stima, che di lui s’avea, che più d’una volta, fu vicino ad esser eletto Sommo Pontefice. Amante, e protettore si mostro de’ Letterati,