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OSSERVAZIONI
INTORNO ALLA VITA.
Alla famosa Città di Tebe, onorata da Omero, e da Dionisio (οἰκουμένης περιήγησις, V. 249. ) col titolo d’Hecatompylon per le cento porte, che avea, avea, prese la Tebaide il suo nome, parte superiore dell’Egitto a’ conφini dell’Etiopia. Dividevasi questa in diverse Prefetture, ciascuna delle quali chiamata era da’ Greci Nomos. Quella di Licopoli n’era la principale, così addimandata da una Città del medesimo nome. Diodoro Siciliano lib. 1. cap. 88. racconta, che gia essendo gli Etiopi impetuosamente entrati in Egitto, respinti furono da una mandra di lupi, διὸ καὶ τὸν νόμον ἐκεῖνον Λυκοπολίτων ονομασθήναι καὶ τὰ ζῶα τὰ προειρημένα τυχεῖν τῆς τιμῆς. Due Città riconosce Stefano Bizantino di questo nome: quella, di cui favelliamo, e l’altra nel Sebennito. Della prima parlano Strabone lib. XVII., Eunapio nella Vita di Plotino, Polibio pag. 1434 (edit. Amstelaed. 1679.) Agatarchide περὶ τῆς ἐρύθρας θαλάσσης; Eustazio ne’ Commentari al v. 249. di Dionisio, e Tolommeo la mette nella Tavola III. dell’Affrica. Quì nacque appunto il nostro Coluto, secondo la testimonianza di Suida che primo fra gli antichi ne scrisse, a’ tempi dell’Imperador Anastasio, che regnò negli anni di Cristo 491.