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o(LIV)o |
colla parola cantare fosse tradotto il verbo λέγειν, che significa dire, e che non lo fosse, col verbo ᾄδειν, che significa cantare.
Passa finalmente dopo altre stiticherie contra il Regnier a far mostra di sua vasta erudizione, colla quale ne fa assapere, che Salvini ne ha fatto due traduzioni d’Anacreonte, la prima delle quali è una parafrasi pura, e pretta, la seconda pare, che stia col testo. Esclama però punto dall’Estro, come un bue. Dio buono! Perchè non istate attaccati al Poeta e colla stessa vaghezza, e felicità non lo fate vostro? Vedete di grazia, che monta in bigoncia questo tristanzuol tisicuzzo e ne vuol fare assaporare la vaghezza, e felicità de’ suoi versi con una traduzione, che a buon conto e’ chiama fedele. Sentiamola.
Cantar voglio gl’Atridi
E voglio cantar Cadmo
Ma le corde della Cetra
Suonano solo Amore
Cangiai le corde pria
E la cetra affatto tutta
Affè ch’io cantava d’Ercole
Le fatiche, ma la cetra
Rispondea incontro gli Amori
Da qui innanzi addio da noi
Eroi, perchè la cetra
Soli gli Amor risuona.