originali difetti? Massimamente che vedevamo essere stata, come da noi, stampata già dal Fabrizio, e conseguentemente da Aldo Manuzio, da cui la copiò. Ma noi non vogliamo in tutto scusare la mancanza nostra, comprendendo, che avremmo almeno dovuto soggiungerne l’ammenda in piè di pagina. E, perchè ciò non sia avvenuto, non lo sappiam dire, quando non volessimo accagionarne l’angustia di tempo, in cui ci siamo obbligati a dar l’ultima mano all’Opera, mentre andava sotto de’ torchi. Certo che ne ricorda d’aver noi tal pensiere avuto. Questi al più sarebbero i due errori di stampa, su cui potrebbe appoggiare il Sig. Novellista la sua proposizione che la Vita è alquanto scorretta. Giacchè però è sommamente difficile nell’edizione riuscir d’una lingua affatto ignota a chi stampa, in cui per lo meno un accento in ogni voce s’incontra, e pressochè nella maggior parte uno spirito, l’uno è l’altro de’ quali posson essere di natura diversa, abbiam volentieri veduto, ch’egli abbia fatto giustizia alla nostra diligenza nel rendere la stampa del Poema correttissima. Anche un’altra cosa vogliam qui soggiungere, che ne ha recato stupore, considerando come abbia potuto un uomo, che ha un vasto capitale d’erudizione in testa, dir con ragione, che noi avevam creduto di potere, dopo altri dotti Italiani, fare una plausibile Traduzione in versi Toscani. E chi sono eglino questi altri dotti