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contrò maggiori, e più celebri, l’altro più utili, ed uffiziosi a’ congiunti. Comandò a quello Eurialo di condur vacche da Eritea 1, di portare gli Esperj pomi, di rubar 2 Cerbero, ed altre tali fatiche, niente all’umana società profittevoli, ma tutte di pericolo a lui stesso. E Teseo già fatto di sua ragione tali giostre intraprese, onde o de’ Greci, o almeno di sua Patria fosse giudicato Benefattore, e ’l Toro da Nettuno 3 mandato, distruttore di quel Paese, contro del quale nessun ardiva affrontarsi, solo colla robustezza delle mani superando, da gran timore, e da grande angustia tutti liberò della Grecia gli abitatori. E dopo ciò fattosi de’ Lapiti 4 alleato, e contra i Centauri di doppia natura l’esercito conducendo, che trionfanti e per la celerità, e per la forza, e per l’ardire a qual Città davan sacco, a quale eran per darlo, a qual minacciavanlo, egli in guerra vincendogli, fiaccò loro le corna dell’

  1. Oggi Cadice. Isola nel mar Occidentale di rincontro appunto al Promontorio d’Ercole, che Tolomeo pone nelle Tavole I. e IV. dell’Affrica.
  2. Così andò la cosa, come racconta Palesato cap. 40. Gerione aveva de’ giovani, e grossi Cani per custodia de’ Buoi, tutti col nome loro, uno de’ quali Cerbero chiamavasi, e l’altro Oro. Fu Oro in Tricaria da Ercole ammazzato, prima che i Buoi ne rapisse, e Cerbero dietro a’ Buoi se n’andò. Avido assai d’averlo un uom di Micene, per nome Molosso, cercollo in dono ad Euristeo, e vedendoselo negato, i pastori adunò, che dentro una spelonca vicino a Tenaro rinchiusero il Cane. Euristeo mandò poi Ercole in cerca del Cane, ed egli per la Morea scorrendo, finalmente al luogo arrivò, in cui dicevasi, che stato fosse nascosto; indi nella spelonca scendendo menò via Cerbero. Perchè disser gli uomini, ch’essendo Ercole per la spelonca nell’inferno calato, di là trasse il Cane.
  3. Vedi Plutarco nella Vita di Teseo.
  4. Della guerra tra’ Lapiti, e Centauri vedi Palesat. cap. I, e Diodor. Sicul., lib. 4 Erodoto presso Plutar. pensa, che molte guerre essendosi fatte a’ tempi di Teseo, egli non volle esser a parte, che di quella fatta da’ Lapiti contro de’ Centauri.