Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
luminosi, onde splendore non solo a Voi medesimo accresceste, ma foste il sollievo della a que’ tempi molestata Città? Chi or non vi giudica, unitamente agli altri infervorati Maestri di questa Metropoli, mandato appunto dal Cielo, e per sua providenza infinita sì lungamente tra noi conservato, affine di stabilirci vieppiù nel giocondo possedimento della presente quiete?
Or io, tratto dalla mia egualmente, e dalla universale opinione, quante volte co’ miei pensieri la vostra gloriosa Vita accompagno, e ravvisandovi nella più fresca non meno, che in cotesta compita età sì robusto, e perfetto, quante volte non mi sentii tutto acceso di far Eco pubblicamente alla voce del grato popolo, e de’ Letterati da Voi protetti? Osservo questa Città, in cui nacqui, mirabilmente beneficata