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o(cxxxiv)o |
(1) Quest’Orazione è fiata divisamenre dall’altre stampata colla version latina di Geronimo VVolfio nell’anno 1566. in 4., e in italiano coll’altre ridotta da Pietro Cartario. In Venezia, per Michele Tramezzino, 1555 in 8.
(2) Il nome di quello famoso Oratore, non che nella Grecia a’ suoi tempi, s’è mantenuto in ogni età gloriofo ed illustre presso le colte nazioni. Ha egli la gloria d’essere stato Maestro d’uomini insigni, fra’ quali di Senofonte, di Teopompo, d’Iperide, d’Ifeo, e dello stesso Demostene. Poichè varj Encomiatori ebbe del merito suo, e varj Scrittori della sua Vita, nel numero de’ quali Plutarco, Filostrato, e Dionisio Alicarnasseo; ci contenteremo di qui portare in sua lode le testimonianze di Cicerone, che così, ne parla al III. de Oratore. Suavitatem Isocrates, subtilitotem Lysias, acumen Hyperides, sonitum Æsebines, vim Demosthenes babuit. E nel Bruto Isocrares, cujus domus sunctæ Græciæ quasi ludus quidam patuit atque officina dicendi, Magnus Orator, & perfectus Magister, quamquam fores luce caruit, intraque parietes