Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
ramente nell’immenso campo di vostre lodi introdursi, senza sospetto d’incontrar quella taccia, che a’ più de’ Letterati s’attribuisce, d’essere per la disavventura de’ nostri secoli divenuti servili, e insipidi adulatori. Basta egli per concepire del vostro gran merito convenevoli idee, tutto innamorato vedervi della più pulita letteratura nel tempo stesso, che alla testa vi ritrovate di sì decoroso Senato; sentirvi con maraviglia di vostra profonda memoria fornir tratto tratto di sode erudizioni i discorsi, allorchè sappiamo, quanto Voi siete ne’ pubblici, ed importanti affari della nostra Insubria continovamente adoperato. Io non ho più lungamente dovuto all’antico mio desiderio por freno, da cui gagliardamente stimolato sentivami ad offerirvi qualche fatica mia, non tanto perchè restasse dal vostro solo no-