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Τ. 21. αὐτοκασιγνήτων Ἀμφιτρίτης: Sorella d’Anfitrite. Di questa Anfitrite Ninfa del mare la Sorella fu Tetide, Madre d’Achille e figliuola di Nereo. Queste nozze con Peleo furono fatte malgrado di lei: onde lamentasi con Vulcano presso d’Omero Iliad. 18. perchè sola tra le Ninfe marine l’avesse Giove destinata a Peleo, vecchio, mortale e cagionevole, che mai non uscia di stanza. Non dovea però esser Peleo sì vecchio al tempo delle nozze, o bisogna, che avesse già un piede a Babboriveggoli, quando, prima che fosse divinizzato, come dice Euripide nell’Andromaca, liberò dalle mani di Menelao essa Andromaca, schiava di suo nipote Neottolemo. Comunque ciò sia, Giove fu, che stabilì queste nozze, dice Apollodoro,perchè aspirando alle medesime egli solo, e Nettuno, Tetide da Giunone educata rifiutò le nozze di Giove, ὅθεν ὀργισθέναι τὸν Δία θνατῷ συζεύξαν αὐτήν. La scaltra, e schizzinosa Donna per fuggire gli abbracciamenti, e le nozze del vecchio, in varie forme, a guisa di Proteo, si trasmutava, sinchè dal fitto meriggio quasi abbruciata, e però involontario sonno prendendo, legata fu per consiglio del medesimo Proteo e cadde in potere di Peleo. Così Ovidio lib. 2. Metam. Euripid. nell’Andromaca, e Tzetze. Chiliad. II. Περὶ Θέτιδος.
v. 22. Ζεύς. Giove, figliuolo di Saturno, e d’Opi, Nella divisione co’ Fratelli ad esso come al maggiore, toccarono il Cielo, la Terra, il Mare a Nettuno, ed a Plutone