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xxv - anonimi 61

IV

Minacce dettate da gelosia d’amore.

Messer Neri Picchin, se mai m’adeschi
quella, di cui son servo ad ogni prova:
per la novella, ch’aggio udita nova
4di questi novi bacialier franceschi,
io son si fatto amico de’ tedeschi,
per lo contasto d’esta biscia bova,
che, quando vuol, vostra valenza mova:
8ch’a questa danza bisogn’è ch’i’treschi.
E, s’io m’inarmo contr’a’ figli Alberti,
lo sol Garin non mostrò valor tanto,
11per cui fuór mille monimenti aperti,
com’io farò, ben mi do questo vanto:
amore e guerra li ne fará certi,
14e la cornacchia, di cui trovo e canto.

V

Le famiglie, che converrebbe cacciar di Toscana, per far che questa abbia pace.

Chi cacciasse di Colle i Tancredeschi,
e di Montepulcian li Cavalieri,
e di Maremma Nel de’ Pannocchieschi,
4e di Massa i Tudin, che son cerrieri;
di Siena i Talomei, mercenar’freschi,
e di Pistoia tutti i Cancellieri,
e di Fiorenza alquanti Popoleschi,
8che nuitarien lo stato volontieri:
Toscana longo tempo riposasse;
Opizzi e Interminei, che son lucchesi,
11fossero de’primai, ch’iddio pagasse;
ed in vai d’Arno punisse i Franzesi!
F questo fusse innanzi, ch’i’ ci andasse
14anco, che Iddio vengiasse tanti offesi!