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40 iv - tenzoni politiche fiorentine


2 — PALLAMIDESSE
Se Corradino oserá farsi avanti, il vinto sará lui.

Poi il nome, c’hai, ti fa il coraggio altèro,
pur è mestèro — ch’aspetti stormo maggio;
però speri ch’un nuovo re stranèro
4al batastero — vegna a gran barnaggio.
Or legga un’altra faccia del salterò:
se senno ha ’ntero, — non fará tal viaggio;
de la battaglia col campion san Pòro
8om di su’ osterò — n’ha levato saggio.
Ma, s’egli avvien ca pur al campo saglia,
mai di travaglia — non sará pendente,
11se Dio consente, — a vincer la Mongioia.
Ché Carlo, credo sua spada gli vaglia
e ch’a Dio caglia — si, ch’e’ sia vincente,
14e di presente — conquider chi ’l noia.

TENZONE TRA MONTE ANDREA
E SCHIATTA DI MESSER ALBIZZO PALLAVILLANI

1-2
Opinioni e vanti d’utl guelfo e d’un ghibellino sulla prossima discesa di Corradino.

Monte.   Non isperate, ghebellin, soccorso

per la lezion, ell’è fatta ne la Magna.
Schiatta. Or tienti, amico, si nel tutto corso,
che ’l mondo in tutto cosí ci s’affragna?
Monte.   5Certo che si: ché per lo fermo or so
verrete a fine, e chi vi si accompagna.
Schiatta. Tu erri troppo, ché qui non ha forso:
fia de lo ’mpero or tutta la campagna.