Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. I, 1913 – BEIC 1888692.djvu/76

Cristo; e chi non ha lo spirito di Cristo, non è di Cristo, come dice san Paolo. L’adorazione cristiana consiste in spirito e veritá, e allora il cristiano adora in spirito e veritá, quando si umilia sotto la potente mano di Dio, benedicendo il suo santo nome in ogni tempo, e ringranziandolo per ogni cosa cosí avversa come prospera, tenendo per certo che niuna cosa gli avviene senza la volontá di Dio ; con la quale volontá conformando la sua, il cristiano viene ad unirsi con Dio, e diventa uno spirito con esso lui, e gode una tranquillissima quiete, sicuro da tutti i tumulti ed errori del mondo. Perciocché, vengano pur sopra di lui le infirmitá, le persecuzioni, la povertá, la perdita de’ figliuoli e tutte l’altre avversitá, che egli le riceve con la faccia allegra e serena, sapendo che vengono per volontá di Dio, la quale egli ha fatto sua, volendo tutto quel che vuol Dio, il quale usa di purificare nella fornace delle tabulazioni le anime de’ suoi eletti, conducendogli alla felicitá del paradiso per quella medesima via che condusse l’unigenito suo Figliuolo Giesú Cristo. La meditazione consiste nel pensare a Dio e alle sue perfezioni e a’ benefici, i quali dalla sua onnipotenza, sapienza e infinita bontá sono comunicati liberalissimamente a tutte le creature, e particolarmente a’ veri cristiani; e consiste nel pensare a Giesú Cristo passibile e mortale e a Giesú Cristo impassibile e immortale. In Giesú Cristo passibile e mortale considera il cristiano la umiltá, la mansuetudine, la caritá, l’obbedienza a Dio, l’estrema povertá e le continove ignominie e persecuzioni, le quali finalmente l’uccisero acerbissimamente nel legno della croce. Queste cose considera ogni giorno il vero cristiano per imitare il suo maestro, per diventare umile, mansueto, amorevole, ubbidiente a Dio, per vincere la vergogna del mondo, per esser paziente e constante nelle tribolazioni, e pigliare la sua croce ogni giorno, e seguire arditamente il suo Signore. In Giesú Cristo impassibile e immortale e glorificato considera il cristiano ch’Egli per la sua obbedienza è stato esaltato da Dio ad una altissima sublimitá, e ha acquistato un nome che è sopra ogni altro nome; considera eli’Egli è nostro pontefice, perciocché intercede ognora per noi; che è nostro