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egli era certissimo d’essere giustificato, conservando l’intera e pura fede cristiana, e sapeva che in cielo gli era apparicchiato la corona di questa giustizia, ed era certo che niuna creatura né celeste, né terrestre, né infernale era bastante a separarlo dallo amore di Dio, e desiderava di morire, sapendo certo di dover essere con Cristo: le quali cose tutte sarebbono false, se egli non fusse stato certo di esser giusto, dico per la fede, e non per l’opere. Cessiamo adunque, fratelli dilettissimi, di far dire a san Paulo quello che egli non pensò mai, anzi quello che egli sempre oppugnò acerrimamente, riprendendo coloro che misuravano la giustificazione con le opere e non con la fede di Cristo nostro Signore. Ma, oltra a queste due autoritá di Salomone e di san Paulo, si potrebbono allegare alcuni altri luoghi della Scrittura santa, i quali esortano l’orno al timore, il quale pare che sia contrario alla certezza della predestinazione. S’io volessi dichiarare particolarmente tutti questi luoghi, sarei troppo lungo. Ma dico in generale che ’l timore penale è proprio del Testamento vecchio e l’amor filiale è proprio del nuovo, si come testifica san Paulo, quando dice alli romani: «Voi non avete ricevuto lo spirito della servitú novamente nel timore; ma avete ricevuto lo spirito dell’adozione per lo quale gridiamo ’Aóóa, padre ’». E a Timoteo dice che Dio non ci ha dato lo spirito del timore, ma quello della potenzia e dello amore, il quale, secondo le promesse fatte per la bocca del li suoi profeti, ci ha donato Cristo, e fatto che noi senza timore, liberati dalla mano de’ nostri nemici, serviamo a lui in santitá e con giustizia, in presenzia sua, tutti li giorni della vita nostra. Da questi e da molti altri luoghi simili della santa Scrittura si raccoglie apertamente che ’l timore penale e servile non conviene al cristiano. E questo ci conferma ancora, perciocché questo timore è contrario alla allegrezza spirituale, la quale è propria del cristiano, secondo che dimostra chiaramente san Paulo alli romani, dicendo che ’l regno di Dio è giustizia e pace e allegrezza nello Spirito santo, cioè che chiunque entra nel regno della grazia evangelica è giustificato per la fede, e conseguentemente gode la pace della coscienzia, la qual produce una perfetta allegrezza spirituale e santa. Onde