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ina contra tutti gli nostri inimici spirituali; e ci parla, non terribile, si come fece nel monte Sinai, ma dolce, si come nel monte Sion. Forse dirai: —Confesso ch’el nostro tempo è piú felice che quello innanti a Cristo; ma mi pare che quelli trentatré anni, che Cristo visse in terra, fusseno i piú felici di tutti, e che quelli, ch’el veddeno in terra, lo sentirno, li parlorno, e con lui praticorno, si come la Madre e gli apostoli, sieno stati i piú felici uomini del mondo. Però gli disse Cristo: «Beati sono gli occhi vostri, perché vedono, e rorecchie, perché odono quello che molti profeti desiderorno vedere e udire, e ne fúrno privi». — A questo respondo che quelli, che fúrno doppo la morte di Cristo e doppo il giorno della Pentecoste, fúrno molto piú felici per la esibita morte e passione, e per la missione dello Spirito santo in tanta abbondanzia, ed el mondo fu piú ricco e piú felice. Imperocché vedere, udire, possedere e godere Cristo spirito è cosa piú intima, continua, secura, deliziosa, fruttifera, ricca, felice e gloriosa, che vederlo e udirlo in carne, si come feceno gli scribi e farisei. Però disse Cristo: «Beati quelli che non veddeno e credetteno». Imo la presenzia corporale di Cristo eccitava gli apostoli a un amore umano: però gli disse: «V’è espediente ch’io vada». L’etá adunque degli apostoli, massime per el tempo doppo la morte di Cristo e missione dello Spirito santo, pare la piú felice di tutte. Ebbeno le primizie dello Spirito, si come Paulo scrisse, e con molta abbondanzia di grazia. Cristo gli revelò tutto quello che aveva udito dal Padre, e lo Spirito santo l’insegnò ogni veritá, si come gli aveva giá promesso; ottenevano tutte le grazie che nel nome di Cristo domandavano, essendo pieni di spirituale letizia in convertire tante anime, con tanta potestá di far miracoli. Però quella fu felicissima etá sopra tutte l’altre. Ma potrebbe qualcuno pensare essere cosi, parlando dell’etá dopo il peccato; credendo però che l’etá dell’ innocenzia, innanzi che peccasseno li primi parenti, fusse di tutte la piú felice. E s’inganarebbe chi avesse questa opinione, imperocché Cristo, essendo stato perfettissimo Redentore, ha restituito el mondo